mercoledì 29 aprile 2009

Solidarietà Diretta

Ritorno sul tema del terremoto in Abruzzo. In questi ultimi 22 giorni trascorsi dal tragico evento ad oggi, ne abbiamo viste e sentite molte, alcune estremamente positive, altre altrettanto estremamente ma purtroppo negative. Di positivo ho visto prima di tutto la grande dignità di un popolo, che nonotante sia stato colpito così duramente ha saputo reagire con la fierezza che lo contraddistingue. Anche se ciò non mi meraviglia affatto, visto che conosco e frequento quel popolo e le sue montagne fin da quando ero bambino, credo che debba essere comunque sottolineato. Ho visto migliaia di persone provenienti da tutta Italia, dare il loro aiuto con grande slancio generoso, spinte dalle più diverse motivazioni, sulle quali non voglio entrare perchè credo, comunque la si pensi, siano i fatti che contino. Non avrei voluto invece vedere (e leggere) i servizi di giornalisti mentecatti, non avrei voluto vedere gli show mediatici di alcuni politici, non avrei voluto vedere l'ostentazione della "carità" cattolica (non a casa dico cattolica, perchè quella cristiana, con la "c" minuscola o maiuscola, che preferirei fosse chiamata "solidarietà", l'ho vista con piacere nonostante il mio non-credo religioso), non avrei voluto sentire le mille banalità, non avrei voluto sentire promesse che non saranno mantenute, avrei voluto sentir parlare degli immigrati, morti, feriti e scampati, regolari o clandestini, che polpolavano ammassati gli scantinati de L'Aquila e che ora sono diventati più "invisibili" di prima.
Ma oltre alle parole, che anche io stesso in questo blog sto facendo, delle quali intelligenti credo comunque ce ne sia bisogno, amo molto i fatti.
Per questo, insieme ai miei colleghi di Natura Avventura, abbiamo deciso di dar vita anche noi ad una iniziativa di solidarietà diretta.
Il nostro progetto consiste nell’organizzare una vacanza estiva per ragazzi con particolare attenzione, oltre a quelli de L’Aquila, anche a quelli degli altri piccoli Comuni coinvolti. Questa vacanza estiva pensiamo abbia un maggiore valore anche perchè servirebbe a portare i ragazzi lontano, anche se solo per una settimana, dal luogo della loro tragedia, fare una attività di solidarietà quando probabilmente i “riflettori” si cominciano a spegnere, dare ai bambini e ai ragazzi un senso di “normalità”, portandoli in vacanza in questa estate dove probabilmente molti di loro non avrebbero modo di poterci andare, oltre al valore educativo e socializzante che comunque i nostri soggiorni hanno. La vacanza sarà organizzata, per un gruppo di 30 ragazzi con età compresa tra gli 11 e 15 anni, nelle date che vanno dal 21 al 27 giugno 2009, a Palinuro nel Parco Nazionale del Cilento. Questa nostra iniziativa ovviamente vogliamo che sia gratuita per i ragazzi e per le loro famiglie. Abbiamo deciso quindi di metterà a disposizione gratuitamente il nostro lavoro, sia nella parte organizzativa che nella parte esecutiva. Organizzare una vacanza per ragazzi comporta però anche altre spese (albergo, trasporti, attività previste dal programma, ecc.). Per questo abbiamo deciso di darà vita ad una raccolta di fondi mirata esattamente a questo progetto (non una generica raccolta di fondi). Per questo vi chiediamo il vostro aiuto, con un contributo in denaro libero e spontaneo, motivato esclusivamente dalla vostra condivisione (solo se pensate ci sia) a questo nostro progetto. Nei prossimi giorni pubblicheremo i dettagli del progetto e le modalità della raccolta di fondi.

Un saluto a tutte e tutti

Domenico Vasapollo

martedì 7 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: non parlate di catastrofe naturale!

Il drammatico evento di questi gioni, il terromoto in Abruzzo, ci ha indotto necessariamente ad alcune riflessioni. Sicuramente i primi sentimenti sono quelli di sconforto e di dolore, un evento di questo tipo non potrebbe, a caldo, suscitare senzazioni diverse. Ora il problema immminente è quello affrontare l'emergenza, salvare più persone possibili, dare tutte le cure necessarie ai feriti, assistere nel migliore dei modi tutti coloro che hanno bisogno di aiuto in queste ore per loro così difficili e drammatiche, non fare o alimentare polemiche (in questo momento non servono), non fare sciacallaggio politico (sarebbe un'assoluta mancanza di rispetto verso le vittime). Alcune riflessioni però si possono cominciare a fare. Prima fra tutte non parlare di catastrofe naturale! La natura non ha mai nessuna intenzione catastrofica, non ha nessuna necessità di uccidere gli uomini o di distruggere ciò che da loro è stato costruito. La natura si comporta secondo i suoi equilibri e le sue dinamiche, con le quali l'uomo si deve relazionare, come fanno tutti gli altri esseri viventi. Le catastrofi sono spesso solo e soltanto umane, è l'uomo che le genera, sopratutto quando non si relaziona in modo armonioso con la natura. La storia ce lo insegna, sopratutto quella di questi ultimi 100 anni, potremmo fare un lungo elenco. Certo, i terremoti non sono l'effetto di comportamenti umani sbagliati, questi ci sono indipendentemente dall'uomo, la geologia ce lo insegna, ma se un terremoto produce centinaia di morti come quello di domenica notte in Abruzzo, o di migliaia di morti come quello dell'80 in Irpinia (circa 2.700), non è colpa del terremoto ma di come l'uomo si relaziona con questo periodico potenziale, e in Italia probabilissimo, evento. Case costruite spesso abusivamente ( e poi altrettanto spesso condonate) in luoghi dove ogni buon senso, e non solo la scienza, sconsiglierebbe di fare, edifici e manufatti di ogni genere (case, scuole, ospedali, strade, ponti, acquedotti, ecc.) costruiti da speculatori senza scrupoli, con il bene placido degli amministratori pubblici, senza il rispetto di quanto la scienza ci indica o di qunto le leggi impongono. Tutto questo uccide, non la natura!

Domenico Vasapollo